Armando Testa è stato un creativo a tutto tondo non solo per la pubblicità e la comunicazione, ma anche per un’alta vena artistica (pittore, scultore) e di sperimentazione.
Torino 23/3/1917 – 20/3/1192, Armando Testa è oggi omaggiato e ricordato a Venezia, in occasione della Biennale, nelle sale del Museo di Arte Moderna Ca’ Pesaro dal 20/4 al 15/9/2024.
Dalle diciassette opere presenti all’interno della collezione dei Musei Civici Veneziani, in un trio a cura di Gemma De Angelis Testa, Elisabetta Barisoni e Tim Marlow, la mostra ripercorre le tappe salienti dell’artista Armando Testa in qualità di pittore, scultore, disegnatore, animatore e pubblicitario di un’Italia irripetibile e oramai del tempo che fu.
Da marchi quali Pirelli, Carpano, Martini & Rossi, Borsalino , Lavazza, Sasso, Simmenthal e Lines alle Olimpiadi di Roma del 1960, senza dimenticare la mezza sfera del Punt e Mes, il digestivo Antonetto, l’iconica Carmencita e Caballero fino all’ippopotamo Pippo per i pannolini Lines.
Nelle nelle sale di Ca’ Pesaro, non viene proposto solo l’aspetto di una pubblicità sana, divenuta nei decenni iconica, ma anche sono poste all’attenzione le creazioni artistiche per rendere Armando Testa non settoriale ma poliedrico. All’inventiva è affiancata l’arte retta da rapporti divisi tra studi sul negativo e positivo, i vuoti e i pieni, la figura umana, la geometria mettendo in luce un’artista a tutto campo e completo.
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