Casa Museo Giacomo Matteotti

Nella cittadina di Fratta Polesine (Ro), nacque il 22 Maggio 1885 il futuro segretario del Partito Socialista Unitario, politico, giornalista e antifascista Italiano Giacomo Matteotti.

Fratta Polesine è sito in un’area notoriamente difficile, dura, aspra, depressa ma anche ricca di storia. Fuori dalle mete turistiche ufficiali, in questo Comune al di sotto dei 3.000 abitanti, per chi dispone libertà negli spostamenti, oltre alla Casa Matteotti indicata pocanzi si trovano tre meravigliose Ville Venete quali la Villa dei Carbonari all’interno della quale nacque uno dei primi gruppi della Carboneria italiana, Villa Badoer, opera del Cinquecento di Palladio, e Villa Avezzù, dimora veneta, senza dimenticare la Necropoli di Frattesina, la più estesa d’Europa.

Da Fratta Polesine a Roma, all’interno degli ideali del Socialismo, Giacomo Matteotti crebbe come statista verace e combattivo. 

«Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai», così Giacomo Matteotti si pronunciò in un discorso alla Camera dei Deputati di brogli elettorali il 30 Maggio 1924, attestante come l’avvicinarsi di qualcosa di negativo stava prendendo forma e scopo. A neanche due settimane, il 10 Giugno 1924 venne assassinato a Roma mettendo fine certa alla Democrazia, alla dialettica, all’opposizione ponendo momentaneamente vittorioso uno status quo, politico e marciante, diffuso oramai in quasi tutta la Nazione.

Il 2024, anno cui ci apprestiamo tutti a vivere, celebra i cento anni dall’Assassinio Matteotti. Per l’occasione, la Casa natale avrà un nuovo intervento di riallestimento con modifiche al percorso di visita. Proprietaria del monumento nazionale è l’Accademia dei Concordi di Rovigo che, con il sostegno  Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo assieme al Comune di Fratta Polesine, andrà a riprogettare e a riammodernare il museo. 

A livello progettuale e pratico i lavori sono dello studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e l’aggiornamento del percorso narrativo sono a cura di Luca Molinari Studio con la supervisione storica del Comitato Scientifico della Casa Museo.

Un luogo di riflessione dell’Italia e per l’Italia ricordando avvenimenti che nei prossimi quindici anni saranno ricordati nei loro cento anni. Da questa base storica, come preannunciato, il palazzo prevede un percorso che inizia al piano terra con la cucina, la sala da pranzo, lo studio-biblioteca. Accanto ai semplici mobili di casa, il nuovo progetto di allestimento svilupperà in questi ambienti il racconto del Polesine che Matteotti conobbe da ragazzo. Continuando al primo piano, le camere da letto, la biblioteca di famiglia, il pianoforte e lo spazio dedicato alla musica ricordando la parentela con  il baritono Titta (Cafiero) Ruffo, cognato di Matteotti. A concludere nel secondo piano, fatti, immagini e descrizioni della vicenda pubblica di Matteotti e alla sua eredità antifascista contemporanea.

Parallelamente a questo intervento, Rovigo nella sede di Palazzo Roncale ospita la mostra “Giacomo Matteotti (1885 – 1924) Storia di un uomo libero” dal 6/4 al 7/7/2024, per una celebrazione che documenta Matteotti politico legato a Roma ma soprattutto al suo Polesine dal quale trasse lo spirito Socialista.

 

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