Francesco Vezzoli Lacrime al Correr

L’artista Bresciano Francesco Vezzoli apre un percorso espositivo all’interno del Museo Correr di Venezia, tra opere dal suo repertorio e lavori pensati site-specific, in riferimento alla Quadreria ospitante, durante il periodo contraddistinto dalla Biennale di Venezia.

Tra il 17 aprile e il 24 novembre 2024, trentasei opere delle quali 16 concepite per il percorso del Museo, vanno a connettersi con la collezione del Correr (XIII al XVII secolo) e gli allestimenti di Carlo Scarpa.

Musei delle Lacrime, titolo dell’esposizione, rappresenta per Francesco Vezzoli “un’indagine sulle lacrime perdute nella storia dell’arte. Dagli affreschi romani fino alle Avanguardie del XX secolo, presenti nella storia dell’arte veneziana, il corpo umano è stato rappresentato e studiato in tutti i modi possibili”, da qui prosegue l’artista “dopo un’approfondita ricerca, mi sono reso conto che si possono trovare qualsiasi tipo di attività ed espressioni di sentimenti, eccetto l’atto di piangere. Le lacrime sono notevolmente assenti dall’universo visivo dell’arte, sono un segno di debolezza che non vogliamo condividere pubblicamente tramite l’arte. L’arte può essere intima, come il mio gesto di ricamo, può cambiare la nostra vita”.

Vezzoli tramite il ricamo unisce, come da suo stile, il passato con il presente raffigurando ponti tra epoche diverse. Una tecnica delicata per individuare nelle Lacrime qualcosa di intimo, naturale, debole ma allo stesso tempo forte. Nuove contemporaneità per socialità alla continua ricerca, nel loro più disparato esplicarsi.

Contaminazioni e rapporti che, in modo quasi ossessivo, legano rappresentazioni passate con il moderno e contemporaneo per significati e implicazioni differenti nel modo di identificarle e concepirle. Da questo concetto le opere proposte rientrano in questo ragionamento: per esempio Retorica Della Retorica, 2013, dove è riproposto un dipinto di Artemisia Gentileschi con un omaggio a Natalia Goncharova e Josef Albers, Portrait Of Carlo Scarpa As Doge Leonardo Loredan (After Giovanni Bellini, Andy Warhol And Giotto), 2024 con il volto di Carlo Scarpa in quello del Doge Loredan di Giovanni Bellini e l’opera di apertura Casino (Giotto, Wynn And Warhol Were Gamblers), 2024, in cui delle ricamate lacrime dal ritratto di Steve Wynn a Andy Warhol vanno a collegarsi con un dettaglio della Cappella degli Scrovegni di Giotto a Padova.

Nel progetto tra Fondazione Civici Musei di Venezia e Venice International Foundation a cura di Donatien Grau, Musei delle Lacrime mette anche a disposizione un audio guida pensata e proposta da Vezzoli, che unirà l’artista con il visitatore lungo l’intero percorso espositivo.

 

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