Jannik Sinner inarrestabile Danielle Collins al suo meglio Miami WTA ATP 1000

Miami Open. WTA e ATP 1000. Jannik Sinner e Danielle Collins.

Il tennis è uno sport altamente individuale, definibile come essere dentro o essere fuori. I set devono essere giocati sempre, dal primo al secondo e terzo, oppure quarto e quinto. Non è detto che si possa vincere sempre nel set decisivo o al tie-break.

Jannik Sinner si riprende dall’uscita dalle Semifinali di Indian Wells e vince a mani basse il torneo di Miami. La sua scalata ai vertici mondiali è inesorabile, coronando un trimestre sul veloce con tre tornei vinti e una semifinale. Superiorità, carisma, colpi vincenti nei momenti chiave del match, avversari che si sciolgono lungo la partita come neve al sole. Social, mediatico, pubblicitario, richiesto da tutte le aziende del mondo: lo sportivo Italiano della nuova decade. Da Aprile inizia la campagna su terra rossa in Europa e a Roma, sebbene manchi un mese oramai, sperano già di vederlo non piazzato ma vincente con tutti gli onori del caso.

Danielle Collins al miglior torneo di tennis della sua carriera. Nelle due settimane del WTA 1000 ha espresso continuità e solidità, mettendo a frutto dei segnali positivi già evidenziati nelle ultime settimane. Ha imposto il proprio gioco creando difficoltà nelle avversarie favorite anche come classifica.

ATP 1000

In 1.14 h una finale vinta nel set di apertura, con l’avversario messo al tappeto nel secondo set: Jannik Sinner 6/3, 6/1 vs Grigor Dimitrov.

Netta superiorità dell’Italiano rispetto al Bulgaro che non ha concretizzato alcuna palla break.

Come successo in Semifinale per Medvedev, gli avversari entrano in crisi di gioco e identità, lungo la partita, affrontando l’Italiano Jannik Sinner. Il predestinato, per ora, vince già prima di entrare in campo.

Ai Quarti si sono visti Tomas Machac e Fabian Marozsan in un valido Miami, le uniche a non essere teste di serie.

WTA 1000

In 2.02 h una combattuta finale, sebbene in due set, Danielle Collins (non testa di serie) 7/5, 6/3 vs Elena Rybakina.

Il demerito di Rybakina è quello di avere concretizzato solo una sola palla break su 11. Il merito di Collins è stato nel capitalizzare tre palle break su sette nei momenti importanti del match, oltre che a rimanere sempre nel gioco.

Danielle, in due settimane di tennis da numero uno, ha vinto il set di apertura con un break che non ha concesso risposte nel momento cruciale. Nel secondo, dopo un break e contro break, ha portato a casa la finale senza pietà mantenendo un vantaggio di gioco e condizione atletica.

Rybakina è mancata di lucidità nel capitalizzare diverse opportunità e si apre una finestra sulla semifinale: dopo un set combattuto e vinto, i soli cinque punti del secondo set di Rybakina contro una Victoria Azarenka dall’alto rendimento rimarranno da chiarire ulteriormente.

Ai quarti Yulia Putintsdeva, Caroline Garcia, Ekaterina Alexandrova e Maria Sakkari per un torneo da protagoniste.

Nel doppio:

Bopanna/Ebden (3) 6/7, 6/3, 10/6 vs Dodig/Krajicek in 1.432 h

Kenin/Mattek-Sands 4/6, 7/6 (5), 11/9 vs Dabrowski/Routliffe in 2.01 h

Che la stagione della terra rossa abbia inizio con un doppio Roland Garros da giocare, Slam e Olimpiadi e un Rafael Nadal forse alle sue ultime giocate tennistiche per festeggiare una grandissima carriera.

 

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