Palazzo Diedo è il maggior centro culturale dedicato all’Arte Contemporanea sito a Venezia. Lo storico luogo è del Berggruen Arts & Culture, ridondando anche l’acquisto del 2021 della Casa dei Tre Oci sull’isola della Giudecca, fondazione benefica creata dal collezionista e filantropo Nicolas Berggruen. La missione del Centro è quella di ospitare eventi, mostre, film, residenze d’artista, film in cinque diversi livelli per una superficie totale di 4.000 metri quadrati.
Nel periodo della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia 2024, Palazzo Diedo diventa un luogo fitto di arte con diversi progetti in mostra per l’occasione. Undici interventi originali site-specific ideati da Hiroshi Sugimoto, Mariko Mori, Urs Fischer, Liu Wei, Piero Golia, Aya Takano, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Sterling Ruby, Jim Shaw, Lee Ufan.
Nel nome di Janus, a cura di Mario Codognato Direttore del Berggruen Arts & Culture e da Adriana Rispoli, Curatrice del Berggruen Arts & Culture, sono stati organizzati due progetti speciali in collaborazione con The Kitchen di New York e Polaroid Foundation.
Janus, in sintesi, storia e contemporaneità citando il Dio Giano che univa due volti per prospettive e viste diverse tra ieri e oggi. Da qui le connessioni con il Settecentesco edificio ospitante di Andrea Tirali, con interpretazioni dedicate ai mestieri della Serenissima tra tessuti, vetri di Murano, pavimenti alla veneziana e affreschi.
All’interno di Palazzo Diedo, negli altri eventi in programmazione, come anticipazioni ulteriori:
“Peace Crystal: A Prayer for Peace” di Mariko Mori (dal 13 maggio visibile al pubblico nei Giardini di Palazzo Corner della Ca’ Granda, a San Marco) terza opera di un ciclo prodotto con la Fondazione Faou.
Rhea Dillon per The Kitchen una personale che analizza come il concetto di Blackness è presente nella pratica estetica e teorica. Un film di Dillon e sculture dalle grandi dimensioni sono il corpo della mostra.
Polaroid Foundation ha invitato gli artisti in mostra a creare un’opera originale utilizzando la Polaroid 20×24. Attraverso la consulenza di John Reuter – fotografo, educatore e direttore esecutivo del 20×24 Studio sede della fotocamera Polaroid 20×24 – è previsto un competente supporto dedicato agli artisti in esposizione per la produzione di immagini 20 x 24 pollici (50 x 60 cm).
A concludere, un piccolo cinema è predisposto all’interno del Palazzo che andrà a proiettare tutti i giovedì, fino a novembre, OUSSS l’ultimo film di Koo Jeong A.
Arte Contemporanea in eventi contemporanei attraverso Berggruen Arts & Culture che, da ora in avanti, andrà ad aumentare le proposte nella Città.
Lista ufficiale degli artisti presenti:
Hiroshi Sugimoto, nato nel 1948 a Tokyo, Giappone. Vive e lavora a New York e Tokyo
Piero Golia, nato nel 1974 a Napoli, Italia. Vive e lavora a Los Angeles, Stati Uniti
Urs Fischer, nato nel 1973 a Zurigo, Svizzera Vive e lavora a New York, Stati Uniti
Carsten Höller, nato nel 1961 in Germania. Vive e lavora a Stoccolma, Svezia
Ibrahim Mahama, nato nel 1987 a Tamale, Ghana. Vive e lavora ad Accra e Tamale, Ghana
Mariko Mori, nata nel 1967 a Tokyo, Giappone. Vive e lavora in Giappone
Liu Wei, nato nel 1972 a Pechino, Cina. Vive e lavora a Pechino, Cina
Sterling Ruby, nato nel 1972, Bitburg, Germania. Vive e lavora a Los Angeles
Jim Shaw, nato nel 1952, Michigan, USA. Vive e lavora a Los Angeles
Aya Takano, nata nel 1976, Saitama, Giappone. Vive e lavora a Tokyo
Lee Ufan, nato nel 1936 a Kyongnam, Corea del Sud. Vive e lavora in Giappone.
Presentato in collaborazione con The Kitchen: Rhea Dillion, nata nel 1996 a Londra, Regno Unito. Vive e lavora a Londra, Regno Unito.
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