Willem de Kooning prima Italiana

Willem de Kooning. L’Italia si presenta come la più grande mostra dedicata all’opera dell’artista mai organizzata in Italia.

Una decade tra il 1959 e il 1969, nella quale de Kooning visse in suolo Italico molto proficuamente, diventa tematica espositiva concepita per riunire settantacinque opere divise tra disegni, sculture e pittura.

In una fase di apice della sua carriera, l’Italia rappresentò una nuova ricerca e nuovi approfondimenti artistici. Una sorta di unione tra la tradizione classica e quanto si creava negli Stati Uniti. Contaminazioni di uno stile si unirono in un altro sintetizzando così un nuovo modo di creare Arte. Varietà espressive per forme nuove che Willem de Kooning stesso seppe investigare all’età di cinquantacinque anni.

Le opere nella mostra all’Accademia documentano questo percorso, mettendo in relazione la sintesi raggiunta da de Kooning alla fine degli anni Settanta con la scomposizione e analisi delle forme avvenuta nei dieci anni precedenti.

Willem de Kooning. L’Italia dal 17 aprile al 15 settembre 2024, a cura di Gary Garrels e Mario Codognato, Gallerie dell’Accademia, Venezia.

Biografia ufficiale: Willem de Kooning (Rotterdam 24/4/1904 – New York 19/3/1997) inizia a lavorare a 12 anni come apprendista in un importante studio di design e consegue una formazione artistica tradizionale frequentando i corsi serali dell’Accademia di Belle Arti di Rotterdam (successivamente ribattezzata Willem de Kooning Academie), dal 1917 al 1921. Nel 1926, s’imbarca clandestinamente su una nave diretta negli Stati Uniti dove raggiungerà il successo, diventando uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo e un artista rispettato da tutti i suoi colleghi che influenzò la sua e le future generazioni di artisti. La sua carriera ha abbracciato sei decenni. Ha ottenuto il consenso della critica alla Galleria Charles Egan nel 1948 con una mostra personale di dipinti non figurativi a olio e a smalto, densamente elaborati, tra i quali spiccano i celebri dipinti in bianco e nero. Poco dopo, nel 1950, de Kooning ha realizzato Excavation, un’opera astratta di grande formato. Forse uno dei dipinti più importanti del ventesimo secolo, Excavation fu scelto tra le opere rappresentarono gli Stati Uniti alla 25° Biennale di Venezia dal 3 giugno al 15 ottobre 1950. De Kooning partecipò ad altre cinque Biennali (1954, 1956, 1978, 1986 e 1988). Pittore anticonformista, che respingeva le norme stilistiche accettate dissolvendo il rapporto tra primo piano e sfondo e utilizzando il colore per creare gesti emotivi, astratti, de Kooning, con i colleghi della fine degli anni Quaranta e dei primi anni Cinquanta, è stato etichettato in vario modo: «Espressionista astratto», «Esponente dell’action painting» o semplicemente della «Scuola di New York». È stato uno dei pochi artisti di rottura responsabili dello storico spostamento del centro dell’avanguardia artistica da Parigi a New York nel secondo dopoguerra. Nel 1953, de Kooning scioccò il mondo dell’arte e conquistò una fama non ricercata esponendo una serie ora celeberrima di opere figurative dipinte in modo aggressivo, note con il nome di Women. Il ritorno alla figurazione fu considerato da qualcuno stilisticamente reazionario e un tradimento dei principi dell’espressionismo astratto. Rifiutando l’adesione a qualsiasi ortodossia, de Kooning continua a esplorare nuovi stili e metodi, spesso mettendo in discussione la sua stessa abilità. Per tutta la sua carriera si muove tra figura e paesaggio, costruendo il suo lessico a partire dalla coralità di stimoli della vita quotidiana, quali luce e movimento, nel quotidiano come nel suo lavoro. Vari spostamenti e viaggi lo portano a un’ulteriore sperimentazione e verso nuove direzioni, passando dalla pittura e dal disegno alla scultura e alla litografia. Il suo ascendente si rivela tanto per l’originalità dei soggetti trattati quanto per la reinvenzione dello spazio pittorico e delle tecniche impiegate. De Kooning ha fornito alle giovani generazioni di artisti un modello di vita temerario: arte come stile di vita.

 

Riproduzione riservata © Copyright nulladiessinelinea.it

Comments are closed.